GOL
Garanzia di occupabilità dei lavoratori

GOL

Che cos’è il programma garanzia di occupabilità dei lavoratori?

Il programma Garanzia di occupabilità dei lavoratori GOL si inserisce nell’ambito del Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR), intervento “Politiche attive del lavoro e formazione” (M5C1 1.1), e rappresenta il programma di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro con l’obiettivo di realizzare misure universali e unitarie su tutto il territorio nazionale.

*decreto 5 novembre 2021
**delibera n. 6427 del 23.05.2022, delibera della Giunta

L’ impostazione del programma

Al Programma GOL sono associati milestone e target, ovvero traguardi da raggiungere attraverso obiettivi territoriali, con scadenze prefissate (es. adozione dei piani attuativi regionali), il cui raggiungimento è vincolante per l’erogazione delle tranche annuali delle risorse finanziarie del PNRR.

Nello specifico:

  • Milestone 1: entrata in vigore, entro il 2021, del decreto interministeriale per l’approvazione di GOL (conseguito)
  • Milestone 2: entro il 2022, attuazione di Piani operativi regionali (PAR) e raggiungimento di almeno il 10% dei beneficiari
  • Target 1: almeno 3 milioni di beneficiari entro il 2025, di cui almeno il 75% dei beneficiari deve appartenere alle seguenti categorie: donne, over 55, under 30, disoccupati di lunga durata, disabili.
  • Target 2: almeno 800mila dei 3 milioni di cui al target 1 dovranno essere coinvolti in attività di formazione, di cui 300.000 per il rafforzamento delle competenze digitali
Nello specifico, gli obiettivi che
Regione Lombardia vuole
raggiungere attraverso Gol
sono i seguenti
  • Intercettare con facilità ed efficacia i potenziali beneficiari, soprattutto quelli che presentano una maggiore fragilità, facilitandone ed accelerando il loro ingresso o reingresso nel mercato del lavoro;
  • Ampliare la rete dei punti informativi (detti punti di primo contatto), anche attraverso la sottoscrizione di accordi di rete tra le province e i soggetti pubblici e privati operanti sul territorio;
  • Rafforzare l’integrazione tra le politiche del lavoro e della formazione in modo da conseguire gli obiettivi di formazione lungo tutto l’arco della vita;
  • Potenziare le soluzioni digitali, sia per l’accesso sia per la fruizione dei servizi, e lavorare ad una diffusa azione di alfabetizzazione digitale;
  • Rendere complementari le misure di Gol con quelle finanziate dalle risorse comunitarie, a livello regionale o nazionale, al fine di garantire un’offerta sempre più ampia di politiche attive;
  • Coinvolgere le imprese sul territorio, anche attraverso i rappresentati delle imprese stesse e delle parti sociali, al fine di monitorare l’evoluzione del mercato del lavoro, la rilevazione dei fabbisogni di competenze, l’orientamento dell’offerta formativa.

I beneficiari

La platea dei beneficiari di GOL è costituita, in modo prioritario, da persone in cerca di occupazione soggette alla cosiddetta condizionalità, tra cui beneficiari di ammortizzatori sociali e del reddito di cittadinanza. Per questi soggetti si prevede l’inserimento in percorsi di politica attiva entro 4 mesi dalla maturazione del sussidio.

Accanto a questi destinatari, troviamo anche i beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e, più in generale, lavoratori fragili e soggetti vulnerabili anche non beneficiari di sostegno al reddito.

Sono destinatari del programma GOL a regime:

  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro (con una riduzione superiore al 50% dell’orario di lavoro);
  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro (es. percettori NASPI e DIS-COLL)
  • Beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale per i quali sia prevista una condizionalità all’erogazione del beneficio (es. percettori di reddito di cittadinanza)
  • Lavoratori fragili o vulnerabili, indipendentemente da una presenza di sostegno al reddito (giovani NEET, donne in condizione di svantaggio, disabili, lavoratori over 55)
  • Altri disoccupati con minori chances occupazionali, indipendentemente dalla presenza di un sostegno al reddito (disoccupati da almeno sei mesi, giovani e donne, lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi)
  • Lavoratori con redditi molto bassi (Working Poor, ovvero che conservano lo stato di disoccupazione).

Sono esclusi dalla misure GOL:

  • disoccupati di genere maschile in cerca di occupazione da meno di 6 mesi, non beneficiari di ammortizzatori sociali (NASPI e DIS-COLL) e di Reddito di Cittadinanza;
  • coloro che non hanno una presa in carico sociosanitaria e non sono inseriti in progetti di inclusione sociale;
  • lavoratori parasubordinati e autonomi;
  • ulteriori tipologie di Working Poors non rientranti tra i lavoratori con redditi molto bassi che conservano lo stato di disoccupazione ai sensi dell’art. 4, co. 15-quater, del DL n. 4/2019;
  • beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro per i quali è prevista una riduzione inferiore al 50% dell’orario di lavoro.

Gli attori

Il programma Gol si muove sul principio per cui tutti gli attori coinvolti debbano operare in un quadro di regole definite e volte al raggiungimento di obiettivi quantitativi e qualitativi condivisi.

La Regione

A livello regionale vengono emanati provvedimenti, indirizzi e modalità operative, nel rispetto delle linee di indirizzo a livello nazionale, volti ad assicurare un adeguato livello di servizi e la loro omogenea erogazione sul territorio.

In dettaglio:

  • definisce e regola gli standard qualitativi (contenuti degli accordi di partenariato e della Carta dei servizi, quali strumenti volti a garantire l’omogeneità dei servizi erogati dai soggetti coinvolti)
  • definisce obiettivi e modelli sia di intervento che di raccordo fra gli attori delle reti;
  • monitora le attività e il raggiungimento degli obiettivi;
  • fornisce l’infrastruttura di sistema (digitale e informativa);
  • raccorda il sistema GOL regionale con in Programma nazionale.

La Provincia e i CPI

A livello provinciale e di ogni singolo Centro per l’impiego, deve essere assicurato il coordinamento della rete territoriale dei servizi.

La Provincia presidia i processi connessi alle attività dei CPI, i quali, sulla base del nuovo impianto, diventano la “porta di ingresso” per i servizi al lavoro.

Nello specifico i CPI sono:

  • Responsabili dei punti di primo contatto (Sono titolati alla presa in carico della persona, possono avvalersi per tale attività degli operatori privati con accreditamento regionale).
  • Responsabili dell’attività di assessment (Procedimento che definisce il fabbisogno della persona fino all’assegnazione ad un percorso di politica attiva e alla sottoscrizione del patto di servizio personalizzato – PSP)

Sono chiamati a garantire, con il supporto degli operatori accreditati, i seguenti servizi:

  • Acquisizione della dichiarazione sostitutiva dello stato di disoccupazione (Did)
  • Colloquio di orientamento
  • Proposta di adesione a iniziative e a misure personalizzate di inserimento lavorativo o di formazione di riqualificazione professionale o altre misure che favoriscano l’integrazione professionale;
  • Verifica del rispetto delle misure concordate con il disoccupato fermo restando il permanere dello stato di disoccupazione.

Gli operatori che intendono erogare i servizi nell’ambito dell’avviso (accreditati regionali al lavoro e accreditati regionali alla formazione) devono sottoscrivere l’atto di adesione unico per poter agire in partenariato con i centri per l’impiego e gli altri operatori.

I soggetti accreditati

Il programma Gol è caratterizzato dalla presenza di una rete di soggetti che operano in una logica di cooperazione, caratterizzata dalla centralità del servizio pubblico e dall’apporto degli operatori accreditati.

I centri per l’impiego e gli operatori accreditati sono i responsabili del percorso di politica attiva, realizzano le attività di orientamento, accompagnano i beneficiari lungo tutto il percorso definito nel Patto di servizio.

In sintesi, possono erogare i servizi nell’ambito dei precorsi previsti dal programma Gol:

  • Per i servizi al lavoro: i CPI e gli operatori in possesso di accreditamento definitivo per l’erogazione dei servizi al lavoro che aderiscono a specifici accordi di partenariato;
  • Per i servizi di formazione: operatori in possesso di accreditamento definitivo all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione (sez. A e B).

Gli operatori accreditati possono lavorare in partenariato anche per i servizi formativi, in modo da poter offrire un’offerta completa e qualificata di servizi.

L’ANPAL

L’ Anpal ovvero l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, istituita con il D.lgs 150/2015, ha lo scopo di coordinare la rete dei servizi per le politiche del lavoro, la gestione delle politiche attive e la promozione dell’effettività del diritto al lavoro e alla formazione.

L’ Anpal presiede il Comitato Direttivo del Programma Gol con i rappresentanti di tutte le Regioni, inoltre, ha approvato i Piani di attuazione regionali (PAR) di Gol.

Il flusso
operativo

1.

Il cittadino, in autonomia o con il supporto di un Centro per l’impiego oppure di un operatore privato accreditato, si iscrive al programma GOL. In questa prima fase la persona riceve tutte le informazioni relative al programma (es. modalità di accesso, servizi).

Essenziale in questa struttura è la presenza di una rete capillare di PUNTI INFORMATIVI (detti punti di primo contatto) sul territorio. Questi rispondono a fabbisogni di natura informativa e forniscono un supporto all’accesso on-line alla PA.

Chi può svolgere questa attività?

  • le amministrazioni locali (es. Comuni e unioni di comuni),
  • Camere di Commercio;
  • Enti e istituti di formazione;
  • Centri provinciali istruzione adulti;
  • Centri servizi/sportelli delle Parti sociali (es. patronati);
  • gli enti del Terzo settore (es. fondazioni, associazioni);
  • ordini e associazioni professionali;
  • le associazioni ricreative e culturali

Si rende necessario formalizzare accordi tra le province e gli enti che manifestano interesse a svolgere questa attività: gli accordi di RETE.

La costituzione di una rete di punti di primo contatto ha un duplice scopo:

  • rendere i servizi più vicini al cittadino, e quindi informare sulle opportunità e servizi offerti dal Programma Gol e dalle altre politiche attive finanziate in Regione Lombardia, nonchè sulle modalità di accesso;
  • intercettare le persone che cercano lavoro, in particolare quelle inattive e che si caratterizzano da una maggiore fragilità e distanza dal mercato del lavoro.

Come si attua?

  • Regione Lombardia adotta uno schema di accordo di rete e delle linee guida che definiscono i requisiti minimi che devono garantire i soggetti che vogliono far parte della rete;
  • I soggetti che aderiscono agli accordi di rete si impegnano ad aprire sportelli accessibili al pubblico con determinati requisiti (es. adesione alla Carta dei servizi di Regione Lombardia, trasparenza e accessibilità delle informazioni, orari minimi di apertura).

Le province emanano Avvisi rivolti ai soggetti che posseggono i requisiti delle linee guida ai fini della sottoscrizione degli accordi di rete.
Nei singoli accordi, i soggetti che intendono aderire alla rete devono indicare i CPI con i quali intendono attivare una collaborazione secondo il principio della prossimità territoriale.

2.

L’interessato sottoscrive la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro – DID, ovvero la dichiarazione che determina formalmente l’inizio dello stato di disoccupazione di una persona.

3.

L’interessato sceglie l’operatore da cui farsi prendere in carico (un soggetto pubblico – CPI oppure un operatore privato con accreditamento ai servizi al lavoro).

La Presa in carico
I soggetti titolati alla presa in carico della persona sono i Centri per l’impego (CPI), compresi gli Uffici di collocamento mirato per i disabili.

Per svolgere questa attività, i CPI possono avvalersi di operatori privati con accreditamento ai servizi al lavoro e, per quanto riguarda l’attività di erogazione dei servizi formativi, di operatori in possesso di accreditamento all’Albo regionale dei servizi di istruzione e formazione.

I CPI sono responsabili dell’attività di assesment che definisce il fabbisogno della persona fino all’assegnazione di un percorso di politica attiva e alla sottoscrizione del Patto di servizio personalizzato.

Anche queste attività possono essere demandate ad un operatore privato dotato di accreditamento.
Collaborazione pubblico-privato: gli accordi di partenariato tra operatori accreditati ai servizi per il lavoro e le province.

Le Province e le Città metropolitane sono chiamate a costruire un sistema aperto, dove accanto ai Centri per l’impiego vi sia un adeguato supporto da parte operatori accreditati, i quali, mettendo in campo la loro competenza, possano garantire un’effettiva presenza sul territorio e di conseguenza una tempestiva ed efficace presa in carico delle persone.

Per garantire questo equilibrio, in regione Lombardia verranno sottoscritti accordi di partenariato fra Operatori accreditati ai servizi per il lavoro e le Province/Città metropolitane che hanno l’obiettivo di

  • consentire agli operatori accreditati di collaborare con i CPI nelle attività di presa in carico delle persone secondo standard condivisi (attività di assessment e sottoscrizione del Patto di Servizio personalizzato, ex art. 20 d.lgs. 150/2015);
  • avere informazioni della capacità di presa in carico dell’utenza da parte dei soggetti operanti su un certo territorio, anche al fine del raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma;
  • avere informazioni rispetto all’offerta di servizi presente sul territorio, in relazione ai diversi cluster.

Come si attua?

  • Regione Lombardia pubblica un Avviso per la raccolta di manifestazioni di interesse rivolto agli operatori accreditati che intendono collaborare con i CPI nella fase di prima presa in carico;
  • Gli operatori, in fase di adesione, devono indicare la propria capacità di presa in carico e la possibilità di erogare servizi rivolti a destinatari con bisogni complessi.

4.

Sulla base di un sistema innovativo di assessment quali-quantitativo, l’operatore individua il bisogno della persona e il percorso di politica attiva più idoneo. La persona viene inserita in un cluster e viene definito il percorso di politica attiva.

Che cos’è l’Assessment?
L’assessment si compone di due fasi:

Profilazione quantitativa: stabilisce la distanza della persona dal mercato del lavoro sulla base dei dati anagrafici e delle informazioni rilasciate dalla persona nel momento della registrazione in fase di primo contatto.

Profilazione qualitativa: approfondisce le indicazioni che provengono dalla profilazione quantitativa attraverso un questionario strutturato finalizzato alla costruzione di un profilo composito della persona.

A tale scopo, è previsto:

  • un assessment iniziale articolato in una verifica delle caratteristiche dell’utente (condizione lavorativa/personale e competenze della persona) e una valutazione professionale;
  • un assessment approfondito attivato nel caso in cui emergano possibili fragilità di natura personale.

I canali di
intervento

1.

Reinserimento occupazionale

Rivolto a cittadini per i quali si stima un periodo di disoccupazione breve perché in possesso di competenze già spendibili sul mercato del lavoro. Per questi beneficiari non si prevede un’attività di formazione specifica a valere su GOL, ma soltanto servizi di orientamento e intermediazione finalizzati all’accompagnamento al lavoro.
(Riconoscimento a risultato – erogazione da parte degli operatori accreditati al lavoro)

2.

Percorso up-skilling:

percorso che prevede interventi formativi di breve durata e dal contenuto professionalizzante, richiedendosi un’attività meno intensa per il necessario adeguamento delle competenze.
(Formazione breve di max 150 ore – riconoscimento parte a processo e parte a risultato – erogazione da parte di Operatori accreditati alla formazione)

3.

Percorso re-skilling:

percorso che prevede una robusta attività di formazione per avvicinare la persona in cerca di occupazione ai profili richiesti dal mercato.
(Formazione lunga da 150 a 600 ore – riconoscimento parte a processo e parte a risultato – erogazione da parte di Operatori accreditati alla formazione)

4.

Lavoro e inclusione:

pacchetto di servizi finalizzati alla riattivazione, rivolto a cittadini che presentano bisogni complessi.
(Riconoscimento a processo – erogazione da parte di Operatori accreditati al lavoro + enti terzo settore specializzati)

5.

Ricollocazione collettiva (percorso in attesa di attuazione):

percorso destinato alla valutazione di occupabilità di gruppi di lavoratori sulla base di specifiche situazioni aziendali di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento.
Il percorso è caratterizzato da azioni preventive, coinvolgimento dell’azienda e dei rappresentanti dei lavoratori, attuazione di strumento di gruppo orientati al reimpiego collettivo.

Ciascuna persona ha a disposizione una dote, ovvero uno specifico budget che verrà riconosciuto all’operatore per il rimborso dei costi sostenuti per l’erogazione dei servizi nell’ambito del percorso di politica attiva. Il budget e il mix di servizi rimborsabili varia in relazione al percorso di politica attiva.