Outplacement

Che cos’è l’outplacement

Letteralmente, la parola inglese outplacement si può tradurre con ricollocazione.

Il termine, così come il concetto che definisce, fu coniato negli anni settanta negli Stati Uniti.

Per primo fu utilizzato dall’ente spaziale della Nasa che aiutò migliaia di dipendenti provenienti dal concluso progetto “apollo” a rientrare nel mercato del lavoro. 

Per outplacement si intende l’attività di ricollocazione del lavoratore nel mercato del lavoro.

Il servizio di outplacement in Italia è regolato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale attività di supporto alla ricollocazione professionale.

L’attività è effettuata su specifico ed esclusivo incarico dell’organizzazione committente (l’azienda presso cui la persona è assunta e dalla quale sta per essere licenziata) ed è finalizzata alla ricollocazione di lavoratori nel mercato del lavoro.

  • L’azienda che decide di dare ai propri dipendenti un supporto specialistico per favorire la loro ricollocazione professionale, resa necessaria dalla riduzione del personale a causa di programmi di ristrutturazioni, turnover dei collaboratori o interventi di valutazione professionale;
  • Il lavoratore che attraverso un percorso individuale o di gruppo decide di cogliere questa opportunità per affrontare in modo attivo la propria riqualificazione e il proprio ri-orientamento professionale. 
  • la società accreditata, che nel rispetto della normativa vigente offre un processo strutturato in più fasi, mettendo a disposizione dei lavoratori competenze diversificate in grado di fornire un sostegno professionale e psicologico.

La ricollocazione professionale rappresenta una soluzione vantaggiosa per tutte le componenti del sistema:

  • per la persona che si ricolloca partecipando attivamente all’operazione;
  • l’azienda che chiude un rapporto di lavoro 
  • la business community che non sostiene costi di assistenza e si ritrova una risorsa prontamente disponibile.

Le fasi dell’outplacement

Per l’azienda che offre il servizio di outplacement, l’attività di ricerca di una nuova collocazione professionale per il lavoratore si sviluppa in quattro fasi, distinte, ma allo stesso tempo collegate. Si tratta di un momento di approfondimento, in grado di mettere in luce le caratteristiche migliori della persona che si ha di fronte, ma anche di analizzare le sue aspirazioni e le prospettive del mercato del lavoro in cui ci si muove. 

In particolare, si considerano quattro fasi principali nel processo di outplacement: 

  • analisi delle competenze del lavoratore (quali sono le sue skills?)
  • preparazione degli strumenti necessari per la ricerca del lavoro (revisione del curriculum vitae e della lettera di presentazione)
  • ricerca di nuove opportunità lavorative, fino all’individuazione di una nuova occupazione (analisi del mercato e delle sue prospettive);
  • re-inserimento effettivo nel mondo del lavoro (il supporto pratico che accompagna il candidato dalla fase di selezione sino all’assunzione nella nuova azienda).